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Prima che

Prima che

Raccolta di poesie

Enrico Nicolò

Libro
Brossura filorefe
13 x 21 cm

56 pagine
Lingua italiano

ISBN 9788860606822


€ 9.00

Luglio, 2015

La raccolta di poesie Prima che è composta da venti poesie scritte dall’autore alla spicciolata nell’arco di quasi vent’anni, tra il 1994 e il 2011, e, non originariamente concepite per essere racchiuse in un’unica opera. Di cosa parlano queste poesie? Senz’altro sono poesie esistenziali. Senza dubbio vi è un viaggio introspettivo nell’io. Ed è altresì innegabile che nella gran gamma dei sentimenti umani qui l’ago si attesti con buona costanza su frequenze piuttosto meste, malinconiche, tristi. Crepuscolari appunto. Ed è vero anche che tra i temi che rivestono un ruolo centrale in questi componimenti compaiono solitudine, sogni inappagati, rapporti umani stentati. Quanto compare in queste pagine è dunque materia estremamente preziosa. Ha la purezza e l’autenticità che vengono dalla straordinaria prossimità al cuore del poeta e allo stesso tempo il graffio grezzo e incisivo della verità. È stata sottratta all’oblio sotto forma di versi e risuona potente in chi vi si accosta. Una poesia in cui si sente, e forte, tutto il peso del vissuto. Una poesia esistenziale, sì. Il titolo viene rapidamente in nostro soccorso. Prima che. Il tempo è effettivamente il tema principe di questa produzione artistica, ricorrendo in quasi tutte le liriche a scandire il corso dell’umano esistere. Una presenza incessante, talvolta angosciante e senz’altro foriera della fine del tutto, come accade spesso in poesia, e, ad ogni modo, una forza sostanzialmente avversa all’uomo. Quella di Enrico Nicolò è, in un certo senso, una poesia dell’impossibilità, della debolezza e fragilità umane, percepite e trasmesse attraverso un’accentuata autoconsapevolezza di sé e dei propri limiti. Ed è, in misura anche maggiore, una poesia dei sogni infranti, elemento questo assai ricorrente, che viene immortalato in versi e immagini dall’espressività e significatività spesso eccezionali. Sogni che sono “sparpagliati”, “calpestati”, “dissolti” e che, se ancora vivi, lo sono solo in una dimensione illusoria e inconciliabile con la realtà delle cose. Alle poesie più tetre fanno da contrappeso liriche più serene o perfino luminose in alcuni casi, dove la vita sembra prevalere, dove c’è spazio per espressioni di amore e affetto. Questi componimenti, tra i pochi dell’autore a poter essere considerati a tutti gli effetti “poesie d’amore”, forniscono alla raccolta un tocco di dolcezza del quale si sente a tratti una forte necessità. Compaiono inoltre poesie in cui emerge uno sguardo benevolo rivolto a momenti del passato da custodire gelosamente, con zelo quasi sacrale, talvolta accompagnati da una vena malinconica dal sapore agrodolce. Ed è forse in alcuni di questi quadretti densi di immagini che l’autore riesce a dosare al meglio le diverse componenti e a trovare un equilibrio poetico straordinario, a tal punto da regalare a volte delle vere e proprie perle. Non si può non essere colpiti infatti dall’abbondanza di immagini visuali che l’autore riesce a regalare. La sua si caratterizza dunque senza dubbio come poesia per immagini, poesia di un fotografo che stavolta ha deciso di lasciare la macchina e di affidare lo scatto alla penna. Il volume è arricchito da un testo di presentazione a firma del curatore della Raccolta di poesie, Stefano Nicolò, e da un breve commento introduttivo a firma della prof. ssa Emanuela Prinzivalli.

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